BOSCO DELLA MUSICA

DETTAGLI

Nome: Bosco della Musica
Location: Milano, Italia
Anno: 2022
Tipologia: Concorso di idee, residenziale, terziario
Area:
SL:13.000
Cliente: Conservatorio Giuseppe Verdi

Il quartiere di Santa Giulia a Rogoredo presenta diverse anime e si trova al centro di una profonda trasformazione. La proposta per la nuova sede del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano rappresenta l’occasione per completare una parte di città che, in seguito allo smantellamento dei grandi stabilimenti produttivi legati alla produzione dell’acciaio che un tempo insistevano su tutta l’area, è stata progressivamente costruita come una sommatoria di episodi distinti e realizzati senza un disegno unitario, che hanno progressivamente perso la possibilità di dialogare tra loro. Il progetto propone un dispositivo per creare una fitta trama di nuove relazioni: uno strumento di connessione aperto al quartiere che sfrutta le potenzialità dei paesaggi urbani esistenti mettendoli in comunicazione, attivando ciò che già esiste e legandosi con il disegno in previsione. L’approccio proposto è quello di trasformare e continuare ciò che c’è già.

Il nuovo conservatorio è organizzato attorno a due ambiti principali: gli spazi legati alla residenza di studenti, professori e artisti, e quelli legati alle due scuole di musica e all’auditorium. Entrambi sono concentrati in un volume compatto che occupa la parte Ovest dell’area di progetto. Concentrare la volumetria permette da un lato di efficientare le connessioni tra le aree funzionali dell’edificio, dall’altro di liberare una grande area da destinare a spazio pubblico: una galleria verde, un bosco passante, attraversa l’intera area di progetto da Nord-Est a Sud-Ovest raddoppiando la superficie piantumata localizzato nella porzione non edificabile a Nord-Est dell’area.

Il programma funzionale particolarmente vario contribuisce ad attivare una fitta trama di relazioni, in cui reti corte e locali coesistono ed interagiscono con reti lunghe, cittadine e globali, mantenendo in questo modo intatte la vivacità e il dinamismo che caratterizza la dimensione urbana e favorendo la costruzione di una comunità aperta, dinamica, inclusiva, ma con una forte identificazione con il quartiere.